PNCAR 2022 – 2025 e antibiotico resistenza: cosa ci dice la Giornata Europea degli Antibiotici

2023-11-18
PNCAR 2022 – 2025 e antibiotico resistenza: cosa ci dice la Giornata Europea degli Antibiotici

Anche per noi di Kormed è giunto l’importante momento di parlare del PNCAR 2022-2025 e di antibiotico resistenza, soprattutto in questi giorni nei quali è forte l’eco della Giornata Europea degli Antibiotici.

È infatti sempre più ricorrente il tema dell’assunzione degli antibiotici. L’evoluzione della medicina moderna è stata in questo senso fortemente influenzata dallo sviluppo e dall’uso diffuso degli antibiotici, a partire dal 1950. Questi farmaci hanno, cioè, rivoluzionato l’approccio al trattamento e alla prevenzione delle malattie infettive, consentendo di salvare innumerevoli vite e migliorare la salute umana.

Tuttavia, il progresso in questo settore è minacciato dalla crescente comparsa della resistenza agli antibiotici, da cui deriva per l’appunto la definizione di antibiotico resistenza, un fenomeno che rischia di rendere vane le conquiste mediche del passato e future.

In questo contesto, il Piano Nazionale per il Contrasto dell’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025 svolge un ruolo fondamentale nella lotta contro quello che è un problema realmente in continua crescita. Ne parliamo oggi in concomitanza con la Giornata Europea degli Antibiotici: un’opportunità preziosa per riflettere sullo stato attuale della resistenza agli antibiotici e sulle strategie necessarie per preservare l’efficacia di questi farmaci vitali.

Che cos’è l’antibiotico resistenza?

Partiamo con il capire insieme che cos’è l’antibiotico resistenza. Di fatto con questo termine si intende una crescente resistenza dei microrganismi agli effetti degli antibiotici.

Di fatto questo fenomeno si verifica spesso nelle infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA), che si sviluppano e diffondono all’interno di strutture sanitarie come gli ospedali, ma anche nelle lungodegenze, riabilitazioni ed RSA. La lotta contro l’antibiotico resistenza è dunque essenziale per preservare l’efficacia degli antibiotici e garantire il successo dei trattamenti.

Quali sono le cause dell’antibiotico resistenza?

La resistenza agli antibiotici rappresenta a tutti gli effetti un problema complesso con diverse cause, tra cui l’uso crescente degli antibiotici e l’abitudine di assumerli in modo inappropriato, sia in campo medico umano che veterinario. In ogni caso ciò che succede è che l’abuso di antibiotici esercita una pressione selettiva ossia una capacità di difesa dei microrganismi che determina una selezione degli stessi e quindi che favorisce l’emergere, la proliferazione e la diffusione di ceppi che si sono adattati agli effetti degli antibiotici. Ne consegue che la comparsa di patogeni resistenti ad uno o contemporaneamente a più antibiotici riduce quindi ulteriormente le opzioni di trattamento efficace.

Endometriosi, uno sguardo oltre la diagnosi

L’endometriosi può avere un impatto profondo nella vita delle donne con questa patologia, coinvolgendo diversi aspetti della salute fisica, mentale e sociale. Può influenzare non solo la possibilità di avere figli, con il possibile stress emotivo che comporta in chi li desidera, ma anche la vita quotidiana. Il dolore, che sia cronico o presente solo in determinate situazioni, può compromettere la capacità di lavorare e studiare; può anche influenzare la vita di coppia.

Inoltre, l’infiammazione cronica e le eventuali perdite di sangue abbondanti possono contribuire a una sensazione costante di stanchezza e affaticamento; l’anemia da carenza di ferro, comune nelle persone con mestruazioni abbondanti, può aggravare questo senso di spossatezza, riducendo energia e concentrazione.

Tutti questi elementi influenzano facilmente il benessere mentale: dolore e affaticamento facilitano l’isolamento sociale e, più in generale, affrontare una malattia cronica e spesso sottovalutata può portare ad ansia e depressione, specialmente se i sintomi vengono ignorati o minimizzati da medici o persone vicine. Insomma, l’endometriosi non è solo un problema ginecologico ma una malattia con un impatto complesso e a volte sottovalutato sulla qualità della vita delle donne: va affrontata con il giusto supporto medico e sociale. Ricorda che le strutture Kormed sono sempre a disposizione per fornire un inquadramento diagnostico e terapeutico professionale e affidabile.

Che cos’è il PNCAR 2022 – 2025 e perché è così importante

Per capire che cos’è il PNCAR 2022-2025 occorre fare un piccolo passo indietro, evidenziando il ruolo dell’Unione europea, la quale ha dedicato sforzi significativi alla lotta contro l’antibiotico resistenza per molti anni. Nel 2017, è dunque stato sviluppato un nuovo Piano d’azione per contrastare la resistenza agli antibiotici basato sull’approccio “One Health,” che tiene conto in modo integrato della salute umana, animale e dell’ambiente. In linea con queste direttive, l’Italia ha ratificato il suo primo “Piano nazionale di contrasto dell’antibiotico-resistenza (PNCAR) 2017-2020″ attraverso un accordo tra il Governo e le singole Regioni. Questo piano mirava a fornire le linee guida strategiche per combattere la resistenza agli antimicrobici a livello locale, regionale e nazionale, in sintonia con gli obiettivi stabiliti dall’OMS e dall’Unione europea.

Fortunatamente questo piano è stato successivamente esteso e aggiornato con un nuovo piano che guiderà le azioni con il PNCAR 2022-2025. Anche in questo caso la sorveglianza della resistenza agli antibiotici occupa un posto centrale come area strategica di massima importanza.

PNCAR 2022 – 2025 cosa prevede

La strategia per il PNCAR 2022-2025 si basa su una mission integrata e declinata in quattro aree orizzontali:

  1. Formazione degli Operatori sanitari.
  2. Informazione, comunicazione e trasparenza verso il malato.
  3. Ricerca, innovazione e bioetica
  4. Cooperazione nazionale e internazionale

A queste vengono affiancati 3 “pilastri verticali” dedicati ai principali interventi di prevenzione e controllo dell’antibiotico-resistenza:

  • Sorveglianza e monitoraggio integrato dell’antibiotico-resistenza, dell’utilizzo di antibiotici, delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e monitoraggio ambientale.
  • Prevenzione in ambito ospedaliero e comunitario  delle malattie infettive e zoonosi (infezioni che provengono dagli animali all’uomo).
  • Uso appropriato degli antibiotici e corretta gestione e smaltimento degli antibiotici e dei materiali contaminati.

In conclusione, il messaggio che vogliamo portare all’attenzione di tutti è quello di utilizzare gli antibiotici solo su prescrizione medica, non ridurre le dosi prescritte quando si sta meglio e soprattutto non interrompere la durata del trattamento prescritto.

Articolo realizzato con il contributo del Dottor Roberto Martegani, infettivologo di Fondazione Gaetano e Piera Borghi.

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