Malattie della Tiroide: le risposte alle domande più comuni
Le malattie della tiroide come l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo e i noduli tiroidei possono essere pericolose se non monitorate correttamente. Queste sono infatti in grado di influire sulla produzione degli ormoni “tiroidei”, deputati a controllare il metabolismo e l’equilibrio ormonale dell’organismo, causando stanchezza, perdita di peso o aumento di peso, ma anche problemi di umore e altre complicanze.
Monitorare le malattie della tiroide è importante per identificare eventuali problemi precocemente e trattarli adeguatamente. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo delle malattie della tiroide possono in questo senso ridurre il rischio di complicanze a lungo termine come problemi cardiaci, osteoporosi, infertilità e altre malattie croniche. Inoltre, la gestione adeguata delle malattie della tiroide può sensibilmente migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste condizioni.
Ne consegue che le domande sulle malattie della tiroide sono molteplici, spesso accompagnate da numerosi dubbi che si legano inevitabilmente a false credenze. Per questo motivo, in occasione della Settimana Mondiale della Tiroide, vogliamo condividere con i lettori del blog di Kormed alcuni interessanti spunti del Decalogo “Tiroide e salute: Io mi informo bene” realizzata dalla Casa di Cura “Fondazione Gaetano e Piera Borghi”.
Le malattie della tiroide comportano un aumento di peso?
I pazienti con ipotiroidismo grave possono presentare sovrappeso, ma questo non si riscontra di regola nell’ipotiroidismo lieve, molto più frequente. Peraltro, i pazienti obesi possono presentare alterazioni modeste degli esami di funzione tiroidea, che vanno correttamente inquadrati dall’endocrinologo.
I disturbi della tiroide vanno curati anche tra gli anziani?
La patologia tiroidea è molto comune nell’anziano, però la sintomatologia può avere caratteristiche peculiari e non essere facilmente distinguibile e inquadrabile per la presenza di altre patologie. È importante non limitarsi al semplice dosaggio del TSH ed è sempre consigliato rivolgersi allo specialista che valuterà se, quando e come intervenire con una terapia nel quadro globale di salute della persona.
Endometriosi, uno sguardo oltre la diagnosi
L’endometriosi può avere un impatto profondo nella vita delle donne con questa patologia, coinvolgendo diversi aspetti della salute fisica, mentale e sociale. Può influenzare non solo la possibilità di avere figli, con il possibile stress emotivo che comporta in chi li desidera, ma anche la vita quotidiana. Il dolore, che sia cronico o presente solo in determinate situazioni, può compromettere la capacità di lavorare e studiare; può anche influenzare la vita di coppia.
Inoltre, l’infiammazione cronica e le eventuali perdite di sangue abbondanti possono contribuire a una sensazione costante di stanchezza e affaticamento; l’anemia da carenza di ferro, comune nelle persone con mestruazioni abbondanti, può aggravare questo senso di spossatezza, riducendo energia e concentrazione.
Tutti questi elementi influenzano facilmente il benessere mentale: dolore e affaticamento facilitano l’isolamento sociale e, più in generale, affrontare una malattia cronica e spesso sottovalutata può portare ad ansia e depressione, specialmente se i sintomi vengono ignorati o minimizzati da medici o persone vicine. Insomma, l’endometriosi non è solo un problema ginecologico ma una malattia con un impatto complesso e a volte sottovalutato sulla qualità della vita delle donne: va affrontata con il giusto supporto medico e sociale. Ricorda che le strutture Kormed sono sempre a disposizione per fornire un inquadramento diagnostico e terapeutico professionale e affidabile.
Ansia mattutina e insonnia: c’è di mezzo la tiroide?
Ansia, irritabilità, insonnia e altri segni di malessere psicologico possono essere legati al malfunzionamento della tiroide, in particolare ipertiroidismo, e normalizzarsi con adeguata terapia della disfunzione. Peraltro, i disturbi legati ad ansia patologica sono molto frequenti in generale, e il riscontro di normali esami di funzione tiroidea permette di escludere un legame con disfunzioni della ghiandola.
Deglutizione e tiroide quando preoccuparsi?
In caso di fastidio o difficoltà alla deglutizione spesso è data la responsabilità alla tiroide. Va detto che solo una tiroide molto ingrossata, e in particolare noduli di grandi dimensioni possono portare ad una reale difficoltà alla deglutizione. Andrebbero valutate con attenzione cause più comuni, quali esofagite da reflusso o faringite.
Che cos’è la “tiroide secca”?
Tra le fake news che circolano in internet, una molto diffusa riguarda la tiroide secca. Da qualche parte si legge perfino che “la tiroide secca è un farmaco naturale ed è meglio delle medicine a base di ormoni tiroidei”. In realtà i preparati a base di tiroide secca di origine animale contengono quantità di ormoni tiroidei assai variabili, e il loro uso non presenta alcun vantaggio rispetto alle preparazioni di ormoni purificati e titolati con esattezza.
Quando preoccuparsi per la tiroide nei bambini?
Attenzione! Anche il bambino può avere problemi alla tiroide, e ipotiroidismo congenito non vuol dire “cretinismo”. La tiroide è un organo fondamentale per la crescita, e le malattie tiroidee possono manifestarsi già alla nascita. Da decenni viene effettuato alla nascita lo screening per l’ipotiroidismo, che dà la possibilità di diagnosi e trattamento tempestivo, garantendo un normale sviluppo psicofisico. Altre patologie simili a quelle dell’adulto possono insorgere nell’infanzia e nell’adolescenza, agevolmente identificabili e curabili dal pediatra endocrinologo.
La scintigrafia tiroidea comporta problemi per le donne in gravidanza?
La scintigrafia tiroidea è un’indagine diagnostica che comporta l’esposizione a dosi molto basse di radiazioni: la sostanza radioattiva somministrata si concentra in maniera pressoché esclusiva nella tiroide e l’irradiazione di altri organi, compresi quelli riproduttivi, è trascurabile, e non esiste alcun problema per la programmazione di gravidanze, né per il rischio di sviluppare tumori.