Mal di schiena nei bambini: quando sottovalutare la quotidianità diventa un errore

2025-08-04
Mal di schiena nei bambini: quando sottovalutare la quotidianità diventa un errore

Il mal di schiena nei bambini è un fenomeno ancora troppo spesso sottovalutato, nonostante una diffusione crescente che dovrebbe invece richiamare l’attenzione di genitori, insegnanti e addetti ai lavori. Il dolore alla schiena, nella sua manifestazione occasionale o ricorrente, viene infatti frequentemente liquidato come semplice effetto della crescita, un passaggio quasi “naturale” del percorso infantile. Eppure, dietro a un apparente fastidio temporaneo, possono celarsi problematiche più complesse legate a posture scorrette, carichi eccessivi, sedute prolungate in posizioni non ergonomiche, o ancora a un mancato equilibrio tra riposo, attività fisica e carichi scolastici.

Un approccio realmente risolutivo al mal di schiena nei bambini non può prescindere da un’attenta valutazione multidisciplinare. Per questo, la rete Kormed si avvale di professionisti in fisioterapia, neurologia, posturologia e ortopedia, capaci di lavorare in sinergia per offrire ai piccoli pazienti una presa in carico completa. In quest’ottica, la riabilitazione rappresenta solo una delle tappe di un percorso integrato in cui ogni specialista contribuisce a ricostruire il benessere del bambino partendo dalle sue abitudini quotidiane, fino ad arrivare alla postura e al movimento.

Educare sin dalla giovane età alla consapevolezza corporea significa prevenire disturbi futuri, aiutando bambini e adulti di riferimento a riconoscere i segnali di malessere fisico e affrontarli tempestivamente. Scopriamo insieme a Kormed perché.

Mal di schiena nei bambini: l’importanza di consapevolezza e informazione

Uno dei problemi principali legati al mal di schiena nei bambini è la tendenza a ignorarne le cause reali. Spesso, infatti, i dolori vengono attribuiti esclusivamente al peso dello zaino o a una fase passeggera della crescita. Questa convinzione può portare a sottovalutare segnali importanti, non riconoscendo eventuali problematiche muscolo-scheletriche che, se trascurate, possono peggiorare nel tempo.

Informazione e consapevolezza rappresentano quindi il primo passo per un intervento efficace. Non si tratta solo di conoscere le cause più comuni, ma di osservare con attenzione la quotidianità dei bambini: come si siedono, quanto tempo trascorrono fermi davanti a uno schermo, se praticano attività fisica o se lamentano fastidi ricorrenti alla schiena. Il coinvolgimento di genitori, educatori e pediatri diventa cruciale in questa fase: tutti devono partecipare al percorso educativo, offrendo strumenti e occasioni per correggere le abitudini sbagliate prima che si consolidino.

Quali sono i motivi che possono scatenare il mal di schiena nei bambini?

Non esiste una sola causa all’origine del mal di schiena nei bambini. Al contrario, spesso si tratta di una somma di fattori che concorrono a generare il dolore: traumi, movimenti bruschi, sedute prolungate su sedie inadatte, postura scorretta, carichi eccessivi o distribuiti male, uso prolungato di dispositivi elettronici.

Un altro elemento da non trascurare è il tempo del dolore: se il fastidio si protrae per giorni, se si presenta con una certa frequenza o si irradia in modo persistente, è fondamentale approfondire con uno specialista. Anche la localizzazione del dolore può offrire indicazioni importanti, così come l’attività sportiva svolta, che in alcuni casi potrebbe aggravare, anziché prevenire, la sintomatologia.

Endometriosi, uno sguardo oltre la diagnosi

L’endometriosi può avere un impatto profondo nella vita delle donne con questa patologia, coinvolgendo diversi aspetti della salute fisica, mentale e sociale. Può influenzare non solo la possibilità di avere figli, con il possibile stress emotivo che comporta in chi li desidera, ma anche la vita quotidiana. Il dolore, che sia cronico o presente solo in determinate situazioni, può compromettere la capacità di lavorare e studiare; può anche influenzare la vita di coppia.

Inoltre, l’infiammazione cronica e le eventuali perdite di sangue abbondanti possono contribuire a una sensazione costante di stanchezza e affaticamento; l’anemia da carenza di ferro, comune nelle persone con mestruazioni abbondanti, può aggravare questo senso di spossatezza, riducendo energia e concentrazione.

Tutti questi elementi influenzano facilmente il benessere mentale: dolore e affaticamento facilitano l’isolamento sociale e, più in generale, affrontare una malattia cronica e spesso sottovalutata può portare ad ansia e depressione, specialmente se i sintomi vengono ignorati o minimizzati da medici o persone vicine. Insomma, l’endometriosi non è solo un problema ginecologico ma una malattia con un impatto complesso e a volte sottovalutato sulla qualità della vita delle donne: va affrontata con il giusto supporto medico e sociale. Ricorda che le strutture Kormed sono sempre a disposizione per fornire un inquadramento diagnostico e terapeutico professionale e affidabile.

Mal di schiena e bambini: dalla postura migliore allo sport per prevenzione

La postura è uno degli elementi più trascurati nella vita quotidiana dei bambini, nonostante rappresenti una delle cause più frequenti del mal di schiena. Basti pensare al tempo passato seduti a scuola, davanti alla televisione o agli schermi digitali: posizioni mantenute a lungo e spesso non corrette, che mettono sotto stress la colonna vertebrale.

Anche la mobilità del collo, sollecitata dalla visione prolungata dei dispositivi elettronici, può contribuire a creare tensioni che si irradiano lungo la schiena. In questo contesto, lo sport rappresenta una risorsa preziosa per il benessere generale e il rafforzamento muscolare. Il nuoto, ad esempio, è spesso consigliato per migliorare la tonicità e l’equilibrio posturale, pur non essendo indicato nella prevenzione o nel trattamento della scoliosi e di altre patologie specifiche della colonna. Ogni disciplina può comunque risultare utile, a patto che venga praticata con consapevolezza e sotto la guida di esperti, evitando sovraccarichi o posture errate durante l’attività fisica.

Mal di schiena nei bambini: quando preoccuparsi?

Il primo segnale da osservare è, come detto, la durata del dolore: se persiste per più giorni o tende a ripresentarsi con frequenza, è necessario rivolgersi a uno specialista. Altri elementi da tenere in considerazione sono la localizzazione del dolore, la sua intensità, e la presenza di eventuali episodi traumatici.

Una valutazione precoce è sempre consigliata: può infatti prevenire l’aggravarsi di una condizione che, se affrontata in tempo, può essere corretta con successo. In ogni caso, non bisogna mai ignorare i segnali del corpo, anche nei più piccoli. Educare i bambini ad ascoltare il proprio benessere fisico è il primo passo per accompagnarli in un percorso di crescita sana e consapevole.

Articolo realizzato grazie al contributo della Dott.ssa Zamira Guri, fisioterapista a Villa delle Terme.

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