Infezione urinaria: sintomi, cause e come curarla

2025-07-01
Infezione urinaria: sintomi, cause e come curarla

Uretra, vescica, e poi su, attraverso gli ureteri, fino ai reni: le vie urinarie, essenziali per smaltire alcune sostanze di scarto, possono essere interessate da molte infezioni. A volte rimangono confinate in un solo organo, ma possono anche diffondersi: per esempio, i batteri che causano la cistite (infiammazione della vescica) possono risalire lungo gli ureteri e arrivare a coinvolgere i reni.

Le infezioni delle vie urinarie causano sintomi dolorosi e fastidiosi, e a volte complicazioni anche serie. Quindi, sebbene possano in alcuni casi risolversi spontaneamente, è quasi sempre necessario un adeguato trattamento. Cerchiamo di conoscerle meglio, così da capire come riconoscerle, trattarle e prevenirle. 

I sintomi di un’infezione urinaria

Le infezioni delle vie urinarie non sono rare, soprattutto tra le donne – anche se naturalmente possono interessare anche gli uomini. L’anatomia femminile, infatti, è caratterizzata da un’uretra più corta di quella maschile, e anche più vicina al retto: queste due caratteristiche facilitano l’accesso per batteri come Escherichia coli, uno dei principali responsabili delle infezioni urinarie. 

I sintomi possono essere diversi a seconda dell’organo interessato dall’infezione, ma in linea di massima sono frequenti:

  • dolore durante la minzione (detto disuria)
  • difficoltà a iniziare a urinare
  • minzione frequente e urgente
  • dolore sovrapubico
  • presenza di sangue nell’urina (ematuria), o urine torbide e maleodoranti

A volte, in particolare se l’infezione coinvolge i reni (e si parla in questo caso di pielonefrite) possono presentarsi anche febbre, nausea e vomito e dolore al fianco o alla schiena.

In presenza di questi sintomi è quindi importante rivolgersi al/la proprio/a medico/a, così da poter arrivare a una diagnosi precisa. In questo contesto, di solito è raccomandata anche un’urinocoltura, un esame che permette di capire, a partire da un campione di urine, a quale batterio è dovuta l’infezione. Si tratta di un aspetto importante, perché permette di stabilire la terapia in modo mirato. 

 

Come curare un’infezione urinaria

Ma come si cura un’infezione urinaria? Essenzialmente, le linee guida raccomandano di basarsi sulla somministrazione di un antibiotico, scelto a seconda del batterio responsabile. In questa terapia è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni mediche: l’antibiotico deve essere infatti assunto nelle modalità e nei tempi indicati dal/la medico/a, senza assolutamente interromperlo appena i sintomi migliorano. Può essere seccante, ma ci sono due ottime ragioni per essere davvero diligenti quando si segue una terapia antibiotica:

  • innanzitutto, se non prendi l’antibiotico nel modo corretto i batteri possono non essere eliminati del tutto, e l’infezione può tornare o non guarire bene
  • inoltre, a volte alcuni batteri sono naturalmente resistenti a un antibiotico: se assumi il farmaco in modo sbagliato, i batteri sensibili vengono eliminati, mentre quelli resistenti possono moltiplicarsi più facilmente, rendendo l’infezione ancora più difficile da curare.

Durante un’infezione urinaria, una buona strategia da seguire è anche quella di bere molta acqua, che aiuta a “pulire” le vie urinarie ed eliminare i batteri responsabili della patologia.

Endometriosi, uno sguardo oltre la diagnosi

L’endometriosi può avere un impatto profondo nella vita delle donne con questa patologia, coinvolgendo diversi aspetti della salute fisica, mentale e sociale. Può influenzare non solo la possibilità di avere figli, con il possibile stress emotivo che comporta in chi li desidera, ma anche la vita quotidiana. Il dolore, che sia cronico o presente solo in determinate situazioni, può compromettere la capacità di lavorare e studiare; può anche influenzare la vita di coppia.

Inoltre, l’infiammazione cronica e le eventuali perdite di sangue abbondanti possono contribuire a una sensazione costante di stanchezza e affaticamento; l’anemia da carenza di ferro, comune nelle persone con mestruazioni abbondanti, può aggravare questo senso di spossatezza, riducendo energia e concentrazione.

Tutti questi elementi influenzano facilmente il benessere mentale: dolore e affaticamento facilitano l’isolamento sociale e, più in generale, affrontare una malattia cronica e spesso sottovalutata può portare ad ansia e depressione, specialmente se i sintomi vengono ignorati o minimizzati da medici o persone vicine. Insomma, l’endometriosi non è solo un problema ginecologico ma una malattia con un impatto complesso e a volte sottovalutato sulla qualità della vita delle donne: va affrontata con il giusto supporto medico e sociale. Ricorda che le strutture Kormed sono sempre a disposizione per fornire un inquadramento diagnostico e terapeutico professionale e affidabile.

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