Curare l’acne ormonale senza pillola è possibile
Gli ormoni hanno svariate e fondamentali funzioni per il nostro organismo, mantenendo in equilibrio intere funzioni biologiche. Quelli sessuali, poi, sono i direttori di tutto il complesso processo che ci porta all’età adulta e al pieno sviluppo, permettendoci di crescere e riprodurci. Ma a volte possono anche “tradirci”: l’acne ormonale è il più visibile di questi tradimenti e per molte persone può avere un forte peso emotivo, diventando fonte di insicurezza, bassa autostima, isolamento.
In alcuni casi, alle donne può essere raccomandata una terapia ormonale per il trattamento dell’acne, di solito rappresentata dalla “pillola” o da un altro contraccettivo ormonale. Ma per chi non può o non vuole sottoporsi a questa terapia ci sono diverse altre soluzioni efficaci. Vediamo quali.
Dietro le quinte dell’acne ormonale
Che la comparsa dell’acne possa essere fortemente influenzata dagli ormoni è ben noto. Sappiamo bene, per esempio, che questa patologia dermatologica si presenta soprattutto durante pubertà e adolescenza, fasi della vita in cui la nostra produzione di ormoni sessuali, che regolano lo sviluppo fisico e sessuale, subisce cambiamenti significativi. Uno studio stima, in effetti, che l’acne interessi circa l’85% dei ragazzi e ragazze tra i 12 e i 24 anni.
Ma l’acne ormonale può presentarsi anche in età adulta: per molte donne, per esempio, è associata al ciclo mestruale, alla gravidanza, o anche alla menopausa. Ma può presentarsi anche negli uomini, per esempio quando si stanno sottoponendo a un trattamento con testosterone. Alla base di questo meccanismo vi è la capacità degli ormoni, in particolare degli androgeni (che sono prodotti sia dagli uomini sia dalle donne) di stimolare la produzione di sebo, una sostanza oleosa prodotta dalle ghiandole sebacee della pelle.
Di per sé, la presenza di sebo è tutt’altro negativa: questa sostanza forma infatti una barriera naturale che impedisce la disidratazione della pelle, la mantiene morbida ed elastica e la protegge dalle infezioni. Ma, come per molte cose, la differenza è legata alla quantità.
Infatti, il sebo è rilasciato dalla ghiandola sebacea all’esterno attraverso il poro pilifero. Se il sebo è presente in eccesso, può ostruire il poro e accumularsi all’interno (insieme ad altre sostanze come le cellule della pelle morte e/o batteri), innescando un processo infiammatorio che porta allo sviluppo dell’acne.
Trattare l’acne ormonale senza pillola
Per le donne, le terapie ormonali possono in molti casi essere di beneficio nel trattamento dell’acne perché agiscono sulla regolazione degli androgeni, riducendo la produzione di sebo. Ma questa opzione può non essere consigliata o voluta da tutte: esistono altri possibili trattamenti? Assolutamente sì: in base alla gravità dell’acne e alle tue necessità, il/la dermatologo/a può raccomandare uno o più trattamenti diversi, topici oppure sistemici. Ricorda però sempre di evitare il fai-da-te: anche se alcuni di questi prodotti non richiedono una ricetta, avere un parere specialistico è sempre una buona norma per essere sicura di aver scelto il prodotto giusto ed evitare danni.
Oltre la pillola: strategie contro l’acne ormonale
- Perossido di benzoile. È una sostanza disponibile a diverse concentrazioni in gel, creme o lozioni, che agisce come antibatterico, favorisce il ricambio cellulare (riducendo l’accumulo di cellule morte nei follicoli piliferi) e diminuisce l’infiammazione.
- Acido salicilico. È una sostanza con proprietà esfolianti, seboregolatrici e antinfiammatorie; anch’esso si trova in diverse formulazioni a concentrazioni variabili ed è molto usato nel trattamento dell’acne.
- Retinoidi. Sono sostanze derivate dalla vitamina A con azione esfoliante e antinfiammatoria e che permettono di prevenire la formazione di brufoli (o comedoni, come sono chiamati più precisamente in termini scientifici). Molto impiegati nel trattamento dell’acne, ne esistono alcuni a uso topico e altri che invece agiscono per via sistemica. È importante evidenziare che molti farmaci a base di retinoidi, compresi alcuni a uso topico, richiedono la prescrizione medica.
- Antibiotici. In alcuni casi, il/la dermatologo/a può raccomandare l’uso di antibiotici (topici oppure sistemici) per il trattamento dell’acne ormonale.
Infine, in alcuni casi possono essere necessarie iniezioni di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione dei noduli, formazioni dolorose che si sviluppano in profondità nella pelle nei casi più gravi di acne.
Endometriosi, uno sguardo oltre la diagnosi
L’endometriosi può avere un impatto profondo nella vita delle donne con questa patologia, coinvolgendo diversi aspetti della salute fisica, mentale e sociale. Può influenzare non solo la possibilità di avere figli, con il possibile stress emotivo che comporta in chi li desidera, ma anche la vita quotidiana. Il dolore, che sia cronico o presente solo in determinate situazioni, può compromettere la capacità di lavorare e studiare; può anche influenzare la vita di coppia.
Inoltre, l’infiammazione cronica e le eventuali perdite di sangue abbondanti possono contribuire a una sensazione costante di stanchezza e affaticamento; l’anemia da carenza di ferro, comune nelle persone con mestruazioni abbondanti, può aggravare questo senso di spossatezza, riducendo energia e concentrazione.
Tutti questi elementi influenzano facilmente il benessere mentale: dolore e affaticamento facilitano l’isolamento sociale e, più in generale, affrontare una malattia cronica e spesso sottovalutata può portare ad ansia e depressione, specialmente se i sintomi vengono ignorati o minimizzati da medici o persone vicine. Insomma, l’endometriosi non è solo un problema ginecologico ma una malattia con un impatto complesso e a volte sottovalutato sulla qualità della vita delle donne: va affrontata con il giusto supporto medico e sociale. Ricorda che le strutture Kormed sono sempre a disposizione per fornire un inquadramento diagnostico e terapeutico professionale e affidabile.
Acne ormonale e dieta
I consigli sulla dieta per non peggiorare l’acne sono spesso tramandati da generazioni, ma sono efficaci o… nient’altro che miti?
Il legame tra alimentazione e acne ormonale sta emergendo con sempre maggiore chiarezza attraverso recenti studi. Le conclusioni non sono ancora del tutto univoche, ma sembrano confermare che l’alimentazione possa effettivamente contribuire alla comparsa dell’acne e influenzarne la gravità. In particolare, sembrano essere associati all’acne gli alimenti ad alto indice glicemico (come gli zuccheri raffinati, i prodotti da forno, gli snack industriali, ma anche per esempio la pasta raffinata), che possono aumentare la produzione di sebo e favorendo l’ipercheratinizzazione dei follicoli, condizioni che contribuiscono all’ostruzione dei pori e alla formazione di acne. Anche il consumo eccessivo di latticini e, secondo alcuni studi, di cioccolato, possono peggiorare la condizione.
Al contrario, una dieta ricca di acidi grassi omega-3 e di acido gamma-linoleico sembra avere un effetto protettivo, contribuendo a ridurre l’infiammazione cutanea e migliorare la qualità della pelle. Infine, alcuni studi suggeriscono che il microbiota intestinale possa contribuire all’equilibrio anche dei batteri che popolano la nostra pelle e avere un ruolo anche nell’acne: l’integrazione con probiotici potrebbe quindi in alcuni casi essere di beneficio.
Una riflessione per concludere
Insomma, gli strumenti per mitigare l’acne sono molti e, con il corretto supporto del/la dermatologo/a, possono ridurre in modo significativo il disturbo. E, con esso, anche i problemi di insicurezza e autostima che vi si possono associare.
In questo senso, al di là delle soluzioni che abbiamo esplorato, c’è una riflessione più profonda che merita di essere condivisa: viviamo in una società che ci presenta ogni giorno – sui social, sulle pubblicità – volti perfetti e pelli impeccabili. Sappiamo bene che, come frutto di filtri, luci studiate e ritocchi digitali, sono spesso realtà alterate che poco hanno a che fare con la vera natura della nostra pelle. Queste immagini irreali che possono creare aspettative impossibili da soddisfare. Ma la bellezza risiede in ben altro che in una bella pelle (o un bel corpo), e nessun filtro la può replicare: trattare l’acne ormonale dovrebbe essere prima di tutto un atto d’amore verso te stessa e la tua salute, non una rincorsa disperata verso un’immagine artificiale.